I piatti della tradizione trentina incontrano la cucina mediterranea con un'impronta creativa

Alessandro Sallesi e Valentina Magnanti (figlia di Enrico de l’Osteria La Briciola di Tivoli) sono subentrati nell’aprile di quest’anno a Luca Maurina e Assunta Martignoni alla guida de “Il Libertino” di Trento.
libertino-esterno.jpgÈ un bel locale in un antico edificio in cui, fin dal 2005, la sapiente mano di Assunta deliziava gli affezionati clienti con le sue ricette regionali. Di Alessandro e Valentina avevamo già parlato recensendo il loro ristorante Casa Ferrazza a Bocenago (https://www.ilgolosario.it/it/bocenago-trento-casa-ferrazza). Nei giorni liberi spesso frequentavano da clienti il Libertino e, come vennero a conoscenza che i titolari desideravano andare in pensione, cercando un locale meno legato alla stagionalità e ai flussi turistici, decisero di subentrare.
libertino-sala.jpg“Eravamo troppo rispettosi di questo posto e della sua clientela per stravolgerne l’impostazione – dice Alessandro – Allo stesso tempo avevamo una nostra idea di cucina che ci piaceva portare avanti. Così alle ricette regionali abbiamo affiancato alcuni piatti di pesce di mare e cercato di dare maggior cura agli impiattamenti”.

Noi abbiamo scelto fra gli antipasti un ottimo baccalà mantecato su crostone di polenta di Storo con misticanza
libertino-baccala.jpge il Tortel di patate con speck Ballardini, capocollo di Martina Franca e cappucci in insalata, il piatto tipico della Val di Non felicemente abbinato a due vere eccellenze della salumeria italiana.
libertino-tortel.jpgFra i primi ci hanno colpito per la perfetta esecuzione i canederli di erbette al burro con granella di nocciole tostate
libertino-canederli.jpge ci ha lasciato a bocca aperta per la sua deliziosa freschezza il risotto con pomodoro del Piennolo, funghi misti, lucanica trentina, arancia e cannella.
libertino-risotto.jpgLe porzioni sono abbondanti e due piatti sarebbero sufficienti ma ci siamo sacrificati non rinunciando al secondo. E sono stati: polpo rosticciato su crema di patate, salsa di prezzemolo e di rapa rossa,
libertino-polpo.jpgtrentino dall’anima galiziana e la più tradizionale, ma non per questo trascurabile, guancia di manzo brasata al Teroldego su purè di patate con julienne di zucchine.
libertino-guancia.jpgPer finire in bellezza non ci siamo fatti mancare neppure la Millefoglie con crema di ricotta di bufala e frutti di bosco
libertino-millefoglie.jpgné i cannolini siciliani ripieni di ricotta di pecora con scaglie di cioccolato fondente e granella di pistacchi.
libertino-cannolini.jpgChe dire? Siamo gioiosamente sopravvissuti: la cucina è di alto livello, l’ampia scelta di vini della cantina ereditata dall’appassionato Luca Maurina è stata ancora arricchita, i prezzi sono più che onesti e la vicinanza all’imbocco dell’autostrada, pur essendo in centro, fa del ristorante una meta perfetta anche per chi, in un viaggio, vuole concedersi una piacevole sosta gastronomica a pranzo. Ma la cosa che più ci ha colpiti è quanto i due giovani titolari in breve tempo siano entrati perfettamente in possesso del locale. Sembra siano lì da anni. Hanno trovato il loro habitat e, a mio parere, oltre alla professionalità e alla bravura, il segreto è l’umiltà con cui hanno affrontato l’avventura, che ti comunica la loro gioia e ti fa star bene. Da provare e riprovare.
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Ristorante Il Libertino

Piazza di Piedicastello, 4/6
Trento
Tel. 0461 1783586 - 379 118 1300
info@illibertino.it

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