Riva, è tempo di cassouela!

È bello andarci in tutte le stagioni. Ma in questi giorni di Burian e gelo siberiano, il freddo sembra la spalla ideale per i piatti che sono la gloria della cucina dell’indirizzo che condividiamo con voi oggi. La meta che vi “scalderà” corpo e anima è Riva (via Roma, 31 – tel. 031850141) a Molteno (Lc).

Agli amanti della musica, Riva e Molteno faranno subito pensare a Lucio Battisti. Giusto, perché Lucio Battisti, con Giulio Rapetti, in arte Mogol, in questo ristorante erano di casa, e chiuse le porticine con i vetri smerigliati della bella saletta che si apre sulla destra, chissà quante volte, tra un piatto e un arpeggio alla chitarra, avranno trovato ispirazione per parole e musica di quelle loro canzoni che hanno conquistato più generazioni.

Titolari del locale, aperto dal 1940, oggi sono Franco Riva, per tutti “Il” sindaco (perché lo è stato e perché il suo operato è il motivo dell’ammirazione e della stima dei suoi concittadini) e la nipote Paola, regina di accoglienza e custode preziosa di sapori e profumi della cucina tradizionale lombarda. All’esterno, nel bellissimo dehors, sotto al grande glicine, quando la bella stagione lo permette. O all’interno, nella sala con il grande camino, il banco bar, il legno delle travi del soffitto e alle pareti, i tavoli a giusta distanza, le stampe e gli specchi o nella splendida saletta in stile ottocentesco, ora, innanzitutto, due specialità, la cassoeula e il risotto alla milanese con l’ossobuco. Una festa.

Quando è stagione di funghi, invece, il risotto con i porcini, autentica prelibatezza che vale il viaggio. In alternativa, salumi del sommo prosciuttificio Marco d’Oggiono con i sottoceti, gnocchi di zucca, tagliatelle con il ragù, corroborante stracotto con la polenta, fino alle altre due glorie della cucina, ossia arrosto di punta e faraona al forno.

Tiramisù o meringa con crema al cioccolato il dolce finale, di una sosta che, anche per il conto, di rara moderazione, vi scalderà il cuore e vi farà uscire con il sorriso!