Nel locale della famiglia Poli, con materie prime a “Km vero”, la cucina tutta profumi e sapori dello chef Vincenzo Marconi
Le Corone son così. Chi ci segue ricorderà che il Ristorante La Fornace di San Vittore Olona (Mi), da anni, è una delle eccellenze del nostro IlGolosarioRistoranti - GattiMassobrio. La famiglia Poli ne è titolare, ed è proprietaria anche dell’Hotel Poli in cui è ospitato e di altre strutture, con i genitori papà Marino e mamma Antonia cui si deve l’aver avviato l’intera attività, ed i figli Luigino e Marco, che hanno il merito di averle portate al prestigio di cui godono oggi, con le mogli Simona e Tiziana, che sono con loro alla guida del gruppo.
All’origine del successo, quella loro visione #DOP, che si sintetizza nel loro credere nel territorio, e con l’invenzione della Denominazione di Origine Poli, #DOP, appunto, nel valorizzare nelle loro proprietà i prodotti di piccoli produttori locali che operano con merito in diversi settori nei dintorni. Certo, questa scelta implica costi, che son ben diversi da quelli che affronta chi si approvvigiona dai “camioncini”, ma nel sacrificio che implica ha il merito di portare in tavola una qualità delle materie prime che è di livello altissimo, con una soddisfazione della clientela, che è documentata dal numero di clienti che ha fatto de La Fornace la sosta del cuore. E detto subito, con il ritorno a prenotare anche quell’esperienza unica che ha reso noto i Poli in tutto il mondo e che è il loro “chef table” una stanza riservata con video luci e tavolo che scende apparecchiato dal soffitto, per qualche ora davvero indimenticabile.
Una lungimiranza umana e imprenditoriale, che, fondandosi sulla “Colleganza”, a tema a Golosaria Milano, essendo la “roccia” su cui è stata costruita tutta la loro avventura professionale, non solo si è rivelata la fonte della forza che ha consentito alla famiglia di “resistere” nei lunghi durissimi mesi di pandemia, ma si è rivelata la carta vincente della ripartenza, con la clientela di sempre che è tornata subito. Ebbene, la nostra ultima visita ci ha regalato la sorpresa di una realtà vitale come mai e mossa da un entusiasmo da esordienti. Con quella nota che è sempre un’emozione, di vedere chi già è eccellenza, che comunque sta crescendo ancora.
La cucina è nelle mani sapienti e di grande talento di Vincenzo Marconi, che, cresciuto al fianco di autentici fuoriclasse (uno per tutti, Gualtiero Marchesi) e da tempo a sua volta “maestro”, geniale e con temperamento da leader, ha costruito il suo team non solo badando al valore professionale, ma tenendo in grande considerazione anche le qualità umane. Senza dimenticare la sala, come documentato dal coinvolgimento come formatore della squadra di quel fuoriclasse di fama internazionale che è Alvaro Barbas Pastòr, a cui lo chef è legato da amicizia di lunga data, sin dagli anni in cui avevano lavorato insieme in Spagna. Morale ora con Marconi ai fornelli ci sono Luca Gallazzi, Davide Rampini, Alessia Sisti, mentre del servizio si occupano Simone Marchetti, Riccardo Pietrolata, Oleg Raimondi, Giordano Sartorelli. E i risultati si vedono.
In un contesto riposante, nella bella sala, di eleganza classica, con i tavoli apparecchiati in modo curatissimo. Da un menu che spazia tra mare e terra senza imbarazzo.
Dopo il benvenuto, che avrà la delicatezza del polpo “cbt” con crema di cachi, mozzarella di bufala campana e melagrana
sarete felici con guazzetto di crostacei e molluschi in crosta di sfoglia al curry, sontuoso omaggio al sommo Paul Bocuse. O con i bruscitt di scottona con polenta bianca e un “nigutin d’or”.
Tra i primi, sarà di piena soddisfazione il risotto con funghi porcini, mantecatura al Bettelmatt, polvere di bacon e rosmarino. Da provare anche i paccheri ripieni di baccalà mantecato con coulis di pomodoro, origano e acciughe.
Tra i secondi, è piatto di notevole pensiero e gusto, “Inclinazione 23.5”, papada di maiale iberico e sfere di yuzu VS tonno con quinoa croccante, crema di castagne e katsuobushi. Altrimenti “Latte e Miele” pollo dei Colli Euganei allevato con latte e miele con fichi e patate ratte. In questa stagione, su prenotazione cassoeula della tradizione con polenta macinata a pietra “Gigi Lattuada”.
A chiudere Blondie al cioccolato bianco al sentore di arancia con gelato al malaga e fili di cioccolato fondente.
Il ristorante fa parte dei locali del Buon Ricordo, e credeteci, da qui uscirete con un “Buon”, anzi, buonissimo “Ricordo”!
Ristorante La Fornace
S.S. Sempione 241 ang. Via Silvio Pellico
San Vittore Olona (Mi)
tel. 0331518308