Al ristorante Sartago i piatti di Domenico Agata che spaziano tra terra e mare
Se visitate Ferrandina, oltre a cercare le mitiche olive nere infornate, resterete colpiti dalla chiesa romanica di Santa Maria della Croce. Ma anche questo ristorate di classe, aperto da un anno in una via del centro, sarà un motivo per partire.
In cucina c’è il giovane Domenico Agata (foto d'apertura) che ha scelto di portare un menu di cucine “dal luogo e dal mondo” come recita l’insegna.
Pochi tavoli eleganti e una cucina che ha una cifra ben precisa: finezza e leggerezza. E ci è piaciuto molto, anche la carta dei vini in accompagnamento con invitanti offerte a bicchiere.
Via dunque con uovo poché, nido di pasta katafi, salsiccia pezzente e crema di favette;
notevole il baccalà, crema di piselli, ricotta infornata alle erbette aromatiche e crumble di tarallo.
Fra i primi ecco la fregola di ragù di calamari e fondente di datterino giallo;
mentre fra i secondi sarà ottima la faraona ripiena al foie gras, salsa al tabacco e pastinaca al burro;
superba la quaglia alla cacciatora, porcini e coscette ripiena al pezzente,
mentre per il pesce ecco il rombo chiodato, vellutata di crostacei al Vermouth e carote viola all’agro.
Dolci ghiotti, con cassata siciliana e zuppa inglese.
Il giovane chef, 39 anni, reduce da cucine importanti (Don Alfonso di Sant’Agata di Ernesto Iaccarino nel 2004) dove ha affinato la sua cifra, che è appunto la finezza, ha creato un locale bomboniera, custodito con partecipazione da Lucia Coretti in sala.
Sarà un’esperienza dove tutti i particolari, anche l’olio di maiatica che servono e il pane fatto in casa, portano a segnare una meta indispensabile da conoscere.
Sartago
corso Vittorio Emanuele II, 50
Ferrandina (MT)
Tel. 0835 235608