A Seriate, la grande cucina di Giovanni D’Auria che valorizza pesci e crostacei, sorprendendo per eleganza, equilibrio, capacità di esaltare sapori e profumi

La tavola di mare da sogno che non ti aspetti! Segnatevi questo indirizzo, Giò (via Nazionale 51 - tel. 035291247) a Seriate (Bg). È una nostra scoperta clamorosa. Ed è uno di quegli indirizzi che condividiamo con voi con entusiasmo. E che inseriamo con orgoglio ne ilGolosario Ristoranti del GattiMassobrio, fieri di fare la nostra guida, perché, altrimenti, realtà grandi della ristorazione italiana, tavole di questo calibro, a motivo della pigrizia della critica e degli ispettori delle guide, ormai abituati a sedere sempre e solo ai tavoli dei soliti noti, rischierebbero di essere conosciute solo nella cerchia stretta dei golosi del territorio. Comunque, voi fidatevi di noi.

Grazie alla segnalazione di uno chef famoso, grande, non solo per la sua cucina, ma anche per la libertà di valorizzare un suo collega – niente a che vedere con chi, ahinoi, vive roso dall’invidia, inconsapevole che fare squadra è sempre la strada migliore – siamo arrivati in questo locale, a due passi dal casello Seriate dell’autostrada A4 Milano Venezia, a pochi minuti da Bergamo. Lasciate l’auto nell’ampio, comodo, parcheggio che se ne sta di fronte, e attraversata la strada, dietro la siepe che nasconde il piccolo dehors, di fianco all’insegna, Giò, l’ingresso.
All’interno una bella sala, ampia, con i tavoli ben distanziati, jazz di sottofondo molto gradevole, un pianoforte e un juke box da un lato, una Berkel e bottiglie dall’altro, a dire che musica e gusto qui sono di casa, e a segnalare che questa è tavola dove possono sedere senza nessun imbarazzo generazioni diverse. Al piano inferiore, di fianco alla cantina, uno spazio per eventi privati.

L’anima del locale è Giovanni D’Auria, soprannome Giò, da cui l’insegna, carismatico chef patron, dalla passione travolgente, e con l’amore per la cucina e l’accoglienza nel sangue. Che siete in luogo “speciale”, lo capirete subito vedendo i bicchieri, Zalto, tra cui non mancano perfino quelli della prestigiosa linea Gravitas Omega, una scelta che, svelando come il vino sia rispettato, vi anticiperà che quella che vivrete sarà un’esperienza di gusto che vi conquisterà.

Da un menu che celebra in modo straordinariamente goloso il mare, anche se i piatti di terra non mancano, sarete felici con vellutata di patate con piovra saltata e olio al basilico, crudo di mare, insalatina di astice con verdure croccanti, poi paccheri di “Giò”, con calamaretti cozze vongole canocchie menta e pomodorino, quindi i formidabili totani ripieno di Bagoss con lupini pescati, e rombo con carciofi e patate, per chiudere con sorbetto con fior di latte Amaretto di Saronno succo di arancia e fave di cacao o crema catalana.  

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