E' ricca di micronutrienti e di sostanze benefiche, se poi è quella della Valtellina vince anche per il gusto
Ma sarà vero che una mela al giorno...? Ebbene sì: la mela fa bene ed è anche buonissima.
Ne siamo stati testimoni durante una cena di “aspettando Golosaria" organizzata dal Consorzio della Mela di Valtellina Igp, nata per promuoverne il consumo consapevole secondo il progetto dell’Unione Europea “More Apple More Europe” dedicato alle corrette abitudini alimentari, fra cui il consumo quotidiano di frutta e verdura.
Parte del progetto, come ha ricordato ieri sera il direttore del Consorzio, Nicola Rossatti, è quello di valorizzare le tre varietà di mela che nascono sulle altezze della Valtellina: la Red Delicious, la Golden Delicious e la Gala.
Nicola Rossatti, direttore del Consorzio della Mela Valtellina IgpIl Consorzio nacque nel 1992 con il compito di garantire e tutelare l’autenticità, la qualità e la salubrità delle mele provenienti dal territorio, ma anche di promuovere la sostenibilità produttiva. A oggi sono 253 i produttori affiliati al Consorzio.
E inoltre, da questa collaborazione con l’Unione Europea è iniziato il rebranding del logo che a brevissimo verrà presentato a Golosaria Milano, durante uno show cooking completamente dedicato alla mela.
La brigata de La RateraMa già ieri sera ne abbiamo avuto un assaggio a La Ratera di Trenno, nostra trattoria dell’anno de ilGolosario Ristoranti.
Salvatore Garofalo, il cuoco de La RateraUn menu costruito ad hoc dal cuoco Salvatore Garofalo e presentato dal grandioso oste Marco Rinaldi, curatore degli abbinamenti dei vini con i piatti di Salvo che, in maniera esemplare, è riuscito a inserire questo frutto in tutte le portate
L'oste Marco RinaldiMa torniamo al menu, il tutto è iniziato con un piccolo benvenuto di puntarelle e mela Gala all’olio Ottobratico Fazari;
quindi un delicatissimo magatello di vitello alla birra belga Chouffe, che si sposava perfettamente a una tartare di mela Gala, avocado e sedano bianco.
L’abbinamento del vino è stato con il Roero Arneis prodotto dall'azienda Ponchione, scelto per la sua nota di mela.
Mela che ha saputo esaltare i sapori del risotto Carnaroli invecchiato Zaccaria al ristretto di mela Red Delicious, castagne, balsamico di mirtillo e lamelle di fungo porcino a crudo.
La seconda portata è stata una faraona farcita alle mele Gala, pinoli e uvetta con una purea di sedano rapa e cumino, abbinato a uno strepitoso Grumello "Rocca de Piro” 2019 di Arpepe.
Il tutto si è concluso fra gli applausi dei tanti giornalisti presenti con un dolce da capogiro: una Tarte Tatin con gelato al vin brulé reso ancora più piacevole dal meraviglioso sorso del Torcolato prodotto da Firmino Miotti.
Ma veniamo alla mela e al nostro incipit.
Perché la mela fa bene? Innanzitutto è ricca di fibre e di vitamine del gruppo B che insieme ai polifenoli rinforzano il sistema immunitario e prevengono la comparsa di tumori e altre malattie connesse all’invecchiamento; infatti stimola la produzione di collagene combattendo l’invecchiamento della pelle. È dunque un importante alleato perché rinforza i capillari rendendo più efficace l’azione di contrasto all’acne, alle impurità, all’arrossamento e all’insorgenza di macchie cutanee.
E lo sapevate che il segreto della mela sta nella buccia? I micronutrienti e la maggior parte delle sostanze benefiche delle mele si concentrano soprattutto in essa, come la quercetina in grado di contrastare patologie degenerative e respiratorie. O come la pectina, una sostanza che rende le cellule del nostro organismo più efficaci nel ridurre i valori glicemici, rallentando così l’assorbimento di glucosio. Inoltre aiuta anche il cuore, poiché ha anche la funzione di contrastare il colesterolo dannoso.
Insomma, la mela fa bene e quella della Valtellina è anche espressione di gusto.