Un locale con il cuore in un luogo privilegiato con splendido panorama sull'isola della Giudecca
Le Zattere sono da sempre un luogo privilegiato, sia per godersi una passeggiata romantica con vista sui meravigliosi tramonti veneziani sia per per lo splendido panorama sull’isola della Giudecca.
È proprio qui che GP Cremonini ha dato vita a un locale con il cuore, inteso come amore per Venezia e con un pensiero di fondo che mira a tutelare i piccoli produttori e le eccellenze del circondario, creando così economia circolare e sostegno. Questo splendido locale rappresenta un percorso introduttivo a una città conosciuta solo in parte, dove il patron mette in mostra piccoli oggetti di maestri e artigiani poco noti, dedicando loro uno spazio per dar linfa a Venezia. Così tra queste mura si ritrova lo spirito serenissimo della città, con prodotti locali che si combinano ad aromi e spezie che arrivano da lontano generando alchemici sapori.
Durante la bella stagione le due sale da pranzo si trasferiscono all’aperto con vista sul Molino Stucky; quando fa freddo ci si può accomodare nella sala con cucina a vista o in un’altra, più intima. Per mettere in atto il suo disegno il patron si è circondato di persone sensibili alla causa come Luciano Palmieri, sommelier d’alto rango che propone oltre a bollicine francesi di pregio bottiglie delle Tre-Venezie, Slovenia e Croazia selezionate con attenzione tra le piccole aziende.
Si inizia con un delicato Champagne rosé, mentre Giada Graziottin, giovane e brillante donna di sala, presenta la tartelletta d’alghe con tartare di branzino in emulsione d’ostrica,
la tartare di manzo con velo di tapioca e maionese al rafano
il nervetto soffiato con paté di fegato di faraona e confettura di ciliegie e infine il ravanello marinato con emulsione d’erba cipollina. Indimenticabili il primo e l’ultimo amuse bouche, piccola golosa prefazione della degustazione che seguirà.
Lo sgombro marinato in aceto di uva fragola è una piacevole sorpresa tra eleganza e semplicità
mentre una delicata tartare di ricciola coperta da un velo di rosa e yogurt al lime affascina anche i più restii nei confronti del crudo.
A seguire canocchia cruda e mitili su una crema tiepida di fagioli di Sant’Erasmo, limone bruciato e finocchio di mare a esaltare terra e acqua, crudo e cotto; seppia e capperi di finocchio di mare gratinati rappresentano un lavoro certosino nel recupero di tutte le parti del mollusco cefalopode rese in forma di salsa: un piatto pregno di mare e forza a premiare l’idea dello spreco zero.
Il primo piatto è un’eccellente pasta ripiena: ravioli di cicoria amara su spuma di Parmigiano con grano saraceno e aglio nero, una scossa stuzzicante che sovverte le precedenti armonie e infonde il calore della stagionalità.
L’empanada di piccione confit (realizzata con le parti secondarie) e ricotta affumicata con marmellata d’arancia e nasturzio è provocante quanto basta per desiderarne ancora altre dieci; è solo l’anticamera del Piccione di San Lorenzo: petto alla brace, fungo laccato con lo strepitoso fondo del confit e purea di funghi.
La transizione dal salato al dolce è perfetta con il sorbetto al finocchio e liquirizia, un po’ meno incisivo il freddo e caldo con crumble speziato (gelato al latte, spuma calda di latte e zenzero).
Riviera Ristorante
Dorsoduro 1473
Fondamenta Zattere al Ponte Longo
Venezia
tel. 041 5227621
rivieravenexia@gmail.com