Le anagrafiche
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Brindisi di fine anno per Veronafiere. Il presidente Federico Bricolo e l’ad Maurizio Danese hanno incontrato la stampa per gli auguri e per fare un bilancio sul 2022. “Usciamo da anni tremendi - hanno spiegato - che ci hanno costretti anche a usare la cassa integrazione per molti dipendenti: eppure ci siamo tutti rimboccati le maniche e adesso è finalmente il tempo della ripartenza”. “Abbiamo recuperato buona parte del fatturato - ha aggiunto Danese - anche se con prezzi fermi all’ante-pandemia, che poi sono schizzati alle stelle. Bene quindi i ricavi, meno bene mila redditività. Ma ora si riparte davvero”. Intanto, sul futuro è stato annunciato l’ingresso in organico di un nuovo dirigente per il settore commerciale e di un altro dirigente per la parte organizzativa e dei costi. (Corriere di Verona) @ Signorvino punta al raddoppio in due anni, studia il franchising e assiste in parallelo all’apertura della prima cantina. Alla svolta della prima decade, la catena di enoteche con cucina lanciata da Sandro Veronesi è un cantiere aperto con tante iniziative da avviare entro il 2024 e un bilancio che vedrà il 2022 chiudersi con ricavi di oltre 55 milioni di euro, il 10% in più di quanto previsto e quasi il doppio dello scorso anno. (Corriere di Verona) @ Novità anche in casa Barbero. La storica torroneria-cioccolateria astigiana si amplia dopo l’acquisizione di spazi della Fondazione Piras e dell’ex officina Perosino. “I nuovi magazzini sono diventati essenziali per assecondare la crescita dei volumi” racconta l’ad Davide Barbero, che pure annuncia l’acquisizione di un nuovo noccioleto a Castello d’Annone che sarà pronto per la prima raccolta fra 4 anni. Gli interventi di ristrutturazione dei nuovi spazi prenderanno il via in primavera. (La Stampa di Asti) @ Tutti pazzi per il culatello di Zibello, che supera la “boa” dei 100 mila pezzi. Merito soprattutto dei mercati esteri, dove la domanda di questo affettato in vaschetta è diventata prevalente. Quest’anno sul mercato sono finiti 60 mila pezzi del formato classico e più di 40 mila di affettati in vaschetta. L’approfondimento di Emanuele Scarci su Italia Oggi. @ Su Avvenire di questa settimana Paolo Massobrio riflette sul senso del Dono, che assume ancor più significato alla vigilia di questo Natale segnato dalla crisi economica e dai venti di guerra. Dono che assume i contorni di “Un rapporto umano che manca sempre di più, dopo anni di prove che sembrano aver fatto emergere la superbia anziché il senso che non ci si salva da soli”. “Anche a Natale o a Capodanno - prosegue Massobrio - non sarà l’abbondanza di cibo a riempire di contenuto un incontro fra le persone, non lo è mai stata. (…) C’è bisogno di musica da ascoltare più che di mandibole da sfinire, mi viene da dire dopo aver appreso che i fratelli ucraini rifugiati nel ventre di Kiev suonano la chitarra in questi giorni, perché c’è bisogno di stare con qualcosa di bello. Il bello, il buono, il giusto. Che si fece carne”.
Una pizza per rendere omaggio alla città di Brescia. E’ quella chiamata “Vittoria Alata” e ideata dal pizzaiolo - bresciano d’adozione - Antonio Pappalardo. Coregone, burro di sarde e puntarelle tra gli ingredienti del piatto con cui, di fatto, il pizzaiolo avvierà un progetto più ampio che ogni due mesi vedrà una pizza fuori menu che rappresenterà, di volta in volta, “un racconto d’amore” dedicato a Brescia. Ogni pizza, anche attraverso un flyer, illustrerà ai commensali un monumento o un punto nevralgico bresciano, regalando un’occasione in più per scoprire qualcosa di curioso sulla Capitale della Cultura 2023. (Corriere della Sera di Brescia) @ Anche Gavi avrà finalmente la sua enoteca. Si tratta della Vineria Piemontemare, che il produttore Roberto Ghio ha inaugurato lunedì scorso in piazza Roma, nei locali che ospitarono la storica macelleria Cunietti. Ghio, che è anche titolare dell’Osteria Piemontemare, ha voluto creare un luogo di riferimento non solo per gli amanti del vino, ma anche per i produttori stessi che nella Vineria potranno spiegare e promuovere i loro prodotti. (La Stampa) @ “I vini abruzzesi? Sono stato intrappolato dal contesto”. A parlare è Christian De Sica, intervenuto su Libero a seguito delle critiche rivoltegli per una scena del film “Natale a tutti i costi” in cui avrebbe messo in cattiva luce i vini d’Abruzzo. “In una scena - racconta - il figlio va alla cena dei genitori solo perché ha saputo di una loro eredità e porta una bottiglia di vino, ma si merita una risposta fredda e un’espressione di fastidio: è corposo, rispondo, una “merda”. Ma non c’entra nulla con il vino dell’Abruzzo: la “merda” è riferita al figlio. Le scuse poi sono arrivate”.
Un panettone anche per Fido: arriva Natale e anche gli amici a quattro zampe potranno festeggiare con qualcosa di goloso. Il dolce "pet-friendly" si può acquistare al prezzo di 2,90 € da Arcaplanet, è un vero e proprio panettone di pasticceria realizzato con ingredienti naturali e completamente vegetali (farina, latte fresco, tuorlo d’uovo, fecola di patate, olio, semi di girasole, lievito di birra, frutta e verdura fresca) nella classica forma tonda e con packaging natalizio.
Al ristorante Acquada (via Eugenio Villoresi, 16 • tel. 0235945636) di Milano. In zona Navigli il ristorante di Luca Corsini con la cucina radiosa di Sara Preceruti, con piatti a tutta gola quali l’uovo cotto a 62° su crema di zucca e rafano, limone fermentato e carpaccio di champignon; la tartare di astice con crema di sedano rapa, yogurt, puntarelle, patate viola cristallo e polvere di olive; il risotto affumicato alla zucca con panna acida, canederli di gamberi, caviale al nero, lamponi e cavolini di Bruxelles e i medaglioni di vitello alla saltimbocca, polvere di prosciutto di Parma, salvia croccante, gelato e patate schiacciate. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.
E’ lo Spumante Metodo Classico Extra Brut 2019 della Cave Mont Blanc di Morgex (AO). Frutto di uve priè blanc al 100%. Alla vista ha un colore giallo paglierino brillante tendente al dorato. Piacevole fin dal naso, dove emerge nitida la mela bianca fresca (avete presente quando la si taglia a metа?), ma anche la nespola. Il sorso и pieno, fragrante nelle note aromatiche di frutta, che si arricchiscono di sfumature agrumate (cedro). Il finale и sapido, persistente. Davvero un gran bel sorso.