Restyling green per il ristorante Ottocento di Bassano del Grappa, corona radiosa del GattiMassobrio.
Lo chef Antoniolo: “Siamo tra i primi in Italia ad aver ottenuto la certificazione Icea”. Venerdì l’inaugurazione
Dal vino all’olio, ma anche pasta, birra e la pizza “lievitata” che lo ha reso celebre oltre i confini del Vicentino. L’Ottocento, ristorante storico di Bassano del Grappa guidato dallo chef Riccardo Antoniolo, che abbiamo incontrato anche a sul palco di Golosaria tra i protagonisti della pizza contemporanea, si rifà il look e intraprende la via del biologico.
Da qualche giorno il ristorante è infatti chiuso per via di un’importante ristrutturazione, nella forma e nel contenuto, che venerdì lo vedrà rinascere in una nuova veste green. Una “rivoluzione bio” che si rifletterà nel nome, da cui scomparirà il pay off “simply food”, ma anche nell’arredamento, che avrà tonalità ispirate al verde, negli spazi più raccolti e intimi e nel menu, composto solo da prodotti certificati biologici.
La pizza, carta vincente di Antoniolo, non scomparirà dal menu, anzi; la sua famosa “lievitata”, creata utilizzando le farine Petra del Molino Quaglia, sarà affiancata da pizze tonde raccontate in uno spazio apposito nel menu e disponbili anche da asporto, e la pizzeria di Bassano sarà doppiata anche a Pove del Grappa, dove a breve aprirà Ottocento con i lievitati.
“Abbiamo chiesto e ottenuto dall’Icea, l’Istituto per la certificazione etica ed ambientale, il bollino di ristorante biologico - ha spiegato Antoniolo - Siamo i primi piccoli ristoratori artigianali in Italia ad ottenere questa certificazione lontano dai centri commerciali, è stata davvero dura riuscirci ma adesso inizia la nuova avventura”.
Il progetto di rinnovamento sarà presentato in una serata aperta al pubblico venerdì 26 gennaio (ore 20) in contra San Giorgio 2 a Bassano del Grappa (Vicenza).