A Bosnasco, una cucina che racconta in modo goloso e creativo territorio e tradizione con una cantina da intenditori
L’Oltrepò Pavese in questa stagione è un paradiso. Una gioia arrivarci da Milano, fuggendo da afa, cemento, traffico. In un battibaleno, ci si trova in un altro mondo, dove gli occhi si riempiono della bellezza dei profili dolci delle colline, del verde dei vigneti, della serenità dei paesi. Un incanto. Terra di ottimi vini, negli ultimi anni sta vedendo affermarsi anche una nuova generazione di ristoratori che fa onore alla sua nomea di territorio di gusto.
Tiziano sta ai fornelli, ed è diventato chef seguendo mamma Franca, una vita in cucina in quella che era la trattoria di famiglia, la Locanda Oltrepò, nei cui spazi oggi è ospitato quello che adesso è un elegante ristorante, Lo, appunto, con l’insegna che altro non è che un abbreviativo del nome precedente. Beatrice, dopo aver fatto per anni l’imprenditrice nell’attività di famiglia, coltivando riso in Lomellina, è in sala, e si occupa del servizio con un garbo e un’attenzione rari. Tutt’e due hanno radici profonde e il loro locale esprime il gusto dell’accoglienza che hanno e la passione che vivono, lui, per la tradizione gastronomica della zona e lei per i frutti della terra. Prova di questo, la selezione rigorosa degli ingredienti, di qualità, che vanno da quelle carni che qui sono protagoniste, e che vengono da piccoli allevamenti a conduzione familiare del territorio, e che son servite dopo attente frollature, al pescato, che arriva freschissimo grazie alla collaborazione con la Cooperativa di Pescatori di Porto Santo Spirito, o ancora i formaggi che hanno la firma del sommo Boscasso, e alle verdure che sono di agricoltori della zona.
Lasciata l’auto nell’ampio e comodo parcheggio che è proprio davanti, accomodatevi all’interno, nelle due salette dove ci si sente subito a casa, o, se amate mangiare all’aperto, nel dehors che nella bella stagione è una goduria.
Detto che qui si beve molto bene, perché Tiziano è anche sommelier, ma soprattutto ha passione e competenza e ha messo insieme una superba selezione di vini e birre, riservando ampio spazio a spumanti e champagne e alle produzioni del territorio oltrepadano, e facendo anche un’offerta a bicchiere di assoluto valore.
Da un menu che si modula sulla stagionalità con piatti che raccontano in modo contemporaneo, e con calibrata creatività, le specialità tradizionali, per iniziare fatevi tentare dalla formidabile selezione di salumi che sarà accompagnata da insalata russa e giardiniera.
In alternativa, “Cruda” con bue in tartare con solo olio e sale o “Sentiero dell’orto”, che è sequenza di assaggi vegetariani.
Tra i primi, dove domina la pasta fresca fatta in casa, gnocco al verde e fondente del Boscasso o tagliolini ai funghi porcini.
Altrimenti, scrigni di mare con pesce e verdure.
Dicevamo sopra, che qui, la carne, bue grasso piemontese e razza varzese dell’Oltrepò, è regina, e per i carnivori, sarà difficile resistere alla tentazione di godersi una gran bistecca con l’osso, piuttosto che del bue (40 giorni di frollatura) con porcini e Barbera o con il fondo di cottura le splendide patate del Brallo ed erbe amare.
Lo
Via Mandelli, 60
Cardazzo Bosnasco (Pv)
tel. 0385 272648