Oggi su La Stampa Paolo Massobrio presenta le degustazioni dei Barolo 2017, dei Roero e dei Barbaresco 2018 durante Nebbiolo Prima, l'iniziativa voluta dall’Associazione Albeisa

Le sessioni di degustazione si sono svolte tutte alla cieca, con le bottiglie rese anonime da una fasciatura nera. Tre giorni pieni per 350 vini da assaggiare (di 194 aziende) comprese le riserve delle annate 2015 di Barolo, 2016 di Barbaresco e 2017 di Roero.

Quello che emerge in generale è che le aziende storiche ormai sanno domare anche le annate difficili e ottenere sempre buoni risultati; e poi che sui cru ci sono risultati molto diversi da un anno all'altro.

Per leggere l'articolo completo con l'elenco di tutte le cantine e i vini che si sono posizionati ai primi, secondi e terzi posti basta collegarsi all'articolo pubblicato su La Stampa al seguente link.
Invece per leggere il compendio di tutto quanto emerso nei quattro giorni di degustazioni effettuate ad Alba all'Hotel I Castelli occorre cliccare su questo link.

A giudizio di Massobrio, l'iniziativa di Nebbiolo Prima ha mostrato come le Langhe siano ormai pronte per ripartire sui mercati internazionali.

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