Koinè, il risotto alla milanese “numero 1”!

A Legnano, da chef Alberto Buratti piatti di alta cucina contemporanea che spaziano da interpretazioni magistrali delle specialità della tradizione lombarda a piatti creativi che esaltano in modo geniale una grande materia prima

Alberto Buratti, classe 1987, si è formato in alcune delle cucine più prestigiose del Mondo (Antica Osteria del Ponte con il maestro Ezio Santin, Osteria Francescana con Massimo Bottura e Azurmendi con chef Eneko Atxa) e oggi è chef patron e guida sicura di Koinè, a Legnano.

A differenza di molti suoi colleghi, che una volta indossati i panni dell’imprenditore, in cucina non lavorano più, lui, pur essendo ora titolare, ai fornelli, ci sta, eccome. Il risultato è che avendo Buratti talento smisurato e passione infinita, una sosta al suo ristorante è oggi una delle esperienze di gusto più belle che si possano fare in Italia.
Il locale è di eleganza moderna con la saletta con pochi tavoli dalle mise en place curatissime ed il dehors, nel cortile interno, dove nella bella stagione è un piacere godersi un distillato (e da dove, peraltro, si può salite al piano superiore al Koinè & BHL Boutique Rooms Legnano, dove ci sono poche, lussuose, camere, per chi volesse fermarsi).

In sala, Fabio Consolaro, maître e sommelier di grande professionalità, che vi saprà suggerire i migliori abbinamenti, pescando da una carta dei vini di assoluto valore, in cui Italia e Francia sono protagoniste, con largo spazio a Piemonte e Toscana e a Borgogna e Champagne, ma in cui ci sono anche etichette non scontate del resto del mondo.

Come dicevamo, questa è la casa di Alberto Buratti, che è un grande chef, e a valere il viaggio (il locale è in posizione strategica, vicino a Malpensa e a Milano), saranno i suoi piatti di alta cucina contemporanea, creazioni che spaziano da interpretazioni magistrali delle specialità della tradizione lombarda a piatti creativi che esaltano in modo geniale una grande materia prima.

Mentre vi godrete il benvenuto (una piccola tazza di brodo speziato e cinque geniali golosità, ossia patata, frollino al Parmigiano, chips di riso alla curcuma ripiena di riso al curry, torta di pane in versione salata e pomodorino agrodolce).
Deciso se godervi uno dei menu degustazione (Mercato, impostato sulla spesa del giorno, Radici, che porta la tradizione in tavola, Orto, con valorizzazione gourmet delle verdure di stagione o Piatti firma, percorso tra le proposte che dagli esordi a oggi più sono stati apprezzati dalla clientela), o se muovervi liberamente. La vostra felicità avrà il gusto della caponatina di melanzane, della scaloppa di fegato grasso o del baccalà mantecato alla ligure.
Poi tra i primi un piatto che nella interpretazione di Buratti raggiunge il vertice di eccellenza, il risotto alla milanese, dove prima della preparazione vi verranno presentate diverse tipologie di zafferano, tra cui voi potrete scegliere quale preferite. In alternativa, quegli spaghetti in cagnone che sono un altro suo piatto firma. O ravioli alla Nerano.
Di secondo? Animelle carote rape con beurre blanc e salicornia o peperone ripieno di riso, piuttosto che un altro classico strangoloso, la costoletta alla milanese.
Dopo lo stragoloso pre dessert (piña colada gelatina al rum sorbetto al mango e spuma al cocco e ananas),
l’arrivederci sarà con cioccolato e caramello, crema allo zafferano limone e frutto della passione, pomodori marinati e biscotto. Il conto lascia il sorriso.
Quando l’alta cucina è sinonimo di gioia è così! Siete ancora lì?