Dalla famosa famiglia di macellai – ristoratori lombardi, la novità 2018 che sarà presentata a Golosaria, si chiama “Carneteca”
Golosaria è la casa delle eccellenze del gusto italiane. Ed è “laboratorio” dove è a tema l’innovazione, nel solco della tradizione, in un confronto appassionante di idee e di esperienze spesso rivoluzionarie. Tra i protagonisti che saranno al MiCo di Milano dal 27 al 29 ottobre, i Turba, macellai in Melzo dagli inizi del ‘900, e ora all’opera con la quarta generazione, con tutta la loro passione e il loro sapere, con la “storica” macelleria e il Ristorante Antica Macelleria Turba (viale Piave – tel. 036379375), a Rivolta d’Adda (Cr).
A Golosaria lanceranno la loro ultima, geniale, creazione, la “Carneteca”. Forti di una conoscenza senza eguali della carne, di cui sono orgogliosi e appassionati alfieri con le loro attività, visto che i diversi tagli bovini, equini e suini, oltre che nella vendita, sono protagonisti anche della loro cucina. Hanno deciso di inaugurare uno spazio, al primo piano del bel cascinale che ospita il ristorante, proprio sopra alla sala da pranzo, dove si farà cultura, una sorta di “Università delle carni”, con celle frigorifere con sistemi di refrigerazione avveniristici, all’avanguardia, dove saranno ospitati da un lato mezzene e fiorentine e dall’altro i salumi di loro produzione, e proprio di fronte, un grande tavolo conviviale per “lezioni” e cene a tema, con tagli e diverse tipologie a vista che potranno così essere conosciuti e quindi degustati nelle interpretazioni che meglio li valorizzano.
In attesa di vivere questo luogo di gusto innovativo, da non perdere la sosta ai tavoli della loro RistoMacelleria, realtà che abbiamo visto crescere di anno in anno, e che in questi mesi, dopo le ultime nostre visite, abbiamo premiato sul GattiMassobrio con il nostro faccino radioso. Accogliente l’ambiente, ricavato da quello che era un antico Mulino del Settecento, di proprietà di famiglia e perfettamente ristrutturato. A occuparsi di voi, l’intera famiglia Turba, con papà Donato e i bravissimi figli Daniele e Valentina, in sala, e la moglie Paola Nassaro, ai fornelli, che vi sorprenderà con i suoi piatti, golosi, legati alla tradizione ma impreziositi da giocate di creatività bene calibrate, e con un menu che ha in salumi e carni i protagonisti.
Tra le migliori proposte, il tagliere di affettati misti prodotti in casa, il prosciutto cotto prodotto da loro e servito con chutney di pomodori verdi crema di rafano e pan brioche alle erbe o lo strepitoso petto d’anatra affumicato con legno di faggio (un segreto, ma geniale, il modo con cui papà Donato lo ha trattato!) con panna cotta ai porcini e mostarda di arancia “maison”. Poi, paccheri Mancini cacio e pepe riduzione di coda alla vaccinara, o risotto mantecato al peperone corno di bue di Carmagnola. Quindi trionfo della carne, con filetti, costate e fiorentina, di manzo o di cavallo, alla brace.
La selezione di vini, fatta con passione e competenza da Valentina, è di pregio, e annovera anche etichette dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Il conto finale è di rara moderazione. È indirizzo del cuore!