Di fianco al più grande allevamento di Limousine e Charolaise d’Italia, un locale innovativo, che ci ha entusiasmati

Me ne avevano parlato a Verona e a mezzogiorno del giorno dopo ero già sulla strada di questo posto, che è stato oltre le aspettative. Da Verona ci vuole mezz’ora d’auto, uscita a Nogarole Rocca, sull’autostrada che va verso Modena. Seguendo poi Mozzecane, si passa proprio di fianco al complesso della Corte Scaligera (Via Mediana 31/b - Loc. Le Capanne - tel. 0456348853) che non si può evitare di notare. C’è una grande costruzione a capanna dentro cui c’è tutto quanto di più innovativo si possa pensare.

Ma lasciando i dettagli del progetto di sostenibilità totale, vi dico subito che appena entrati si staglia davanti a voi una grande sala coi tavoli in legno che sta di fronte a una cucina a vista, dove c’è una griglia gigante e innovativa che cuoce i vari tagli di Scottona. Le stalle sono alle spalle, quattro grandi stalle, con i capi bianchi di Limousine e marroni di Charolaise.

Siamo in un luogo a filiera completa, di proprietà della famiglia Fortuna, che ha scelto come direttore di questo complesso, il bravo Angelo Barberio, di origini napoletane. È lui che ci accoglie, ci mostra la bottega a vista dove puoi comprare i vari tagli di carne, già sottovuoto, oppure ci porge il menu, dove spiccano piatti per ogni portata. L’enoteca è anche questa avveniristica e la selezione, incentrata soprattutto sui veronesi, è competente e anche originale. Ci sono poi due soppalchi, molto grandi, che rappresentano altri spazi, magari per gruppi. E poi pareti che diventano video-proiezioni, monitor che rappresentano tutta l’impresa della Corte e infine un sistema di insonorizzazione fantastico oltre alle luci che ne fanno un luogo glamour.

Ma cos’è un luogo del genere? È un posto di ritrovo con amici, anche con spazio lounge e all’aperto (è tanto lo spazio verde all’aperto, con un percorso fra una ventina di erbe officinali). Qui hanno aperto al pubblico a ottobre 2018 e subito hanno dovuto fare i conti con il successo. Per questo a mezzogiorno non pubblicizzano troppo che sono aperti, ma se vi capita andateci come ci sono andato io: soddisfazione.
Dal menu del pranzo spicca subito il piatto di fusilli allo stracotto e cipolla stufata, mentre ai secondi ecco gli arrosticini di scottona ai ferri con le patate. Ma c’è anche il Big Burger con soppressa, Monte Veronese e radicchio a segnare un legame col territorio. Questo quanto si trova solitamente a mezzodì con un’ampia soddisfazione di contorni.

Alla sera il menu si divide in più parti: “Le crude” sono quattro proposte che vanno dalla tartare di scottona alla burratina con le acciughe di Chioggia. C’è poi una sezione chiamata “Partendo con...”, che annovera una selezione di salumi nostrani e i formaggi de La Casara (una sicurezza).
Da provare è il cotto di scottona (un prosciutto speziato alle erbe servito su biscotto di frolla salato, Grana Padano 36 mesi soffiato e mostarda in pezzi). E poi Tataki di manzo e carpaccio. Fra i primi il titolo è “Sapori italiani fatti in casa” e il Carnaroli allo Scottosal al profumo di rosmarino e cannella deriva dall’azienda Meracinque di cui parleremo presto (sono parenti stretti). Ma ci sono anche i bigoli al ragù di scottona, la chitarrina e i paccheri, tutti con ripieni o sughi di carne.
Un trionfo sarà poi il capitolo “Dalla Macelleria... al Braciere” e qui abbiamo assaggiato la maestosa bistecca della Corte con le patate (una bistecca che va dagli 800 grammi al chilo, molto morbida, succulenta, buona). Altrimenti si può scegliere il filetto o il controfiletto, la tagliata o l’Hanger Steak. C’è anche la Fiorentina, dal taglio più grande, oppure il Cuberoll, più gustoso.

I prezzi sono decisamente abbordabili, per ognuna delle portate. Non si va mai oltre i 20 euro per la carne e non è banale, anche viste le porzioni generose. Si chiude con la selezione di Burger Gourmet, in omaggio al Veneto, alla Calabria e alla Campania.

Fra i dolci i classici: tiramisù, panna cotta, tartellette e caprese.

Ora vi ho presentato un luogo che mi ha esaltato, dove tornerò ancora, sicuramente il 20 febbraio, dove ci sarà una delle otto serate con personaggi di umanità varia. Si chiacchiera, si assaggia, si vive la bellezza di un luogo. Chiedetemi se sono felice?

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