Segnatevi questo indirizzo. Ristorante dagli ambienti di bellezza rara, in un luogo dove si respira la storia, grazie alla vicina magnifica Abbazia
Un giovane cuoco, Edoardo Passeri, firma una cucina a tutta gola che svela il suo talento. Gabriele Corti, patron e anima della vicina Cascina Caremma, è la mente di questo progetto, iniziato con la ristrutturazione di una antica cascina del '700, e concretizzatosi poi nella Locanda con cucina che vi aspetta a Morimondo (Mi) accanto alla celebre abbazia dei monaci cistercensi, con belle camere e questo Filo di Grano (corte dei Cistercensi, 6 - tel. 0294609067), ristorante di cui, siamo certi, si sentirà parlare.
Un incanto l’ambiente: sale impreziosite da camini e affreschi, luci soffuse, tavoli alla giusta distanza apparecchiati in modo impeccabile, lino e canapa grezza, colori caldi. Vi stupirà la cucina del giovane e talentuoso chef, diplomato all’Istituto Carlo Porta, gavetta al Savini, al Caffè Trussardi di Milano e al Four Season di Londra. A differenza di molti suoi coetanei, non insegue le mode e, pur non avendo nemmeno trent’anni, nelle sue creazioni riesce a fare sintesi felice tra creatività e tradizione, con la maturità di cuoco esperto.
Da un menu che segue la stagionalità degli ingredienti, gusterete guancetta di vitello fondente uva moscato d’Amburgo e cipolla in carpione o anatra indivia zenzero e arancia. Poi di primo i risotti, con i funghi o alla Certosina (gamberi di fiume, lumache e fave), o i tortelli di morone crema di zucca arrostita e arancia.
Secondi? Filetto di Mora Garlaschese polenta macinata a pietra salsa alle prugne e barbera o cosciotto d’anatra confit con castagne e finferli.
Qui, anche pizza contemporanea tra cui è golosa la Nord/Sud con passata di pomodoro, stracciatella di burrata e prosciutto di lonza della cascina Caremma. A chiudere, marquise al cioccolato fondente granita al Barolo Chinato e melograno e sbrisolona con la “nostra” polenta bio e mele Tatin. Il servizio è attento. La cantina ha selezione ragionata. Farà strada!