A Bergamo, dai maestri Carmine e Riccardo, una pizza contemporanea che vale il viaggio
“In ogni arte, e ciò vale anche per la cucina, la grande raffinatezza consiste nella sintesi e nella semplicità; evidentemente bisogna rifarsi alla tradizione, ma bisogna anche dimenticarla senza tuttavia tradirla per ignoranza, negligenza o per non volerne tenere conto. È così che si diventa cuochi senza pregiudizi, degli anarchici che nella composizione di un piatto rispettano soltanto la legge dell'equilibrio, imposta dalla natura”. Vedendo all’opera il maestro Carmine Nasti, e suo figlio Riccardo, è stato immediato ripensare a questa frase di Toulouse - Lautrec che era stata fonte d’ispirazione di tutto il percorso artistico - professionale di Gualtiero Marchesi.
Carmine Nasti viene da Tramonti, piccolo comune della provincia di Salerno, celebre per esser una delle due - l’altra, Napoli, naturalmente - capitali mondiali della pizza. Tra i tramontini, decine i pizzaioli che han onorato le loro radici, facendo pizze in ogni continente. Tra loro Giovanni Nasti, che nel 1965 lo ha fatto trasferendosi a Busto Arsizio, e poi, nel 1967 a Bergamo. Suo figlio Carmine, allora adolescente, è cresciuto imparando l’arte dal padre. Ma che la sua stoffa fosse quella del campionissimo, lo ha dimostrato quando, muovendosi nel solco della tradizione, secondo la filosofia marchesiana, l’ha rinnovata partecipando, e diventandone uno dei protagonisti, alla rivoluzione della pizza contemporanea, avviata dal Molino Quaglia e dall’Università della pizza. Quel movimento formidabile partito dall’intuizione di Chiara Quaglia e Piero Gabrieli che ha portato a ridare dignità alla grande specialità campana. Morale Carmine, che intanto ha avuto la gioia di veder crescere al suo fianco il bravissimo figlio Riccardo, ora a sua volta maestro pizzaiolo.
Negli anni ha abbellito sempre più il locale, che oggi vi accoglie con più sale distribuite su due piani.
Da pochissimo ha aperto Accanto, locale che come dice l’insegna, è comunicante con gli spazi della pizzeria, e dove si possono fare aperitivi o bere qualcosa, anche in attesa di un asporto o di spostarsi a mangiare la pizza, e dove Riccardo ha dato spazio alla sua passione per il Gin, con una selezione di etichette da intenditori, e, come si intuisce, aprendo alla possibilità di gustarsi un buon cocktail. Soprattutto Carmine ha portato a livelli altissimi l’offerta della sua pizzeria - ristorante (c’è anche un menu con piatti di piena soddisfazione).
Con i suoi nipoti in sala che seguono il servizio con grande bravura. E con il forno avveniristico a legna, che ruota come un girarrosto, che sforna splendida pizza contemporanea, con le farine che sono Petra del Molino Quaglia, la lievitazione naturale a lievito madre, i tipi di impasto molteplici e modulati sui gusti del cliente, i topping realizzati con materie prime di eccellenza. Il risultato sono pizze che spiccano per digeribilità e gusto. Per voi, oltre alle classiche Margherita, Marinara e Napoli integrale.
Una goduria le Speciali, tra cui è di bontà irresistibile e la “Mortazza”, preparata con fior di latte, ricotta di bufala, mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte. Buona anche la Raffaello, con fior di latte, burrata pugliese, crudo S.Ilario Riserva 30 mesi, lonzino di fichi.
Imperdibile la Pizza Nuvola stagionale. Provate quella con i porcini freschi estivi e la bresaola della Valchiavenna. Di magistrale interpretazione le Pizze in pala, una per tutte la Goduriosa (metà fior di latte, ricotta di bufala, mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, metà bufala di Paestum, radicchio, miele Thun, lardo di Patanegra, Parmigiano Reggiano 24 mesi) che goduriosa lo è di nome e di fatto!
Sul menu i Nasti han scritto: “La nostra è una vera missione. Emozionarvi con la nostra espressione di pizza.” Missione compiuta diciamo noi. A Bergamo, dai Nasti, una delle migliori pizze d’Italia!
Da Nasti Pizzeria Capri
via Zambonate, 25 - Bergamo
tel. 035247911 - pagina Facebook