Questa ricetta appartiene alla cucina ebraica romana: il pane viene ammorbidito nel brodo e non nel latte in quanto nell’Esodo XII viene prescritto di “non cucinare il capretto nel latte di sua madre”. Nella cucina ebraica carni e latticini non devono mai comparire nella stessa ricetta o sulla stessa mensa. Così pure viene utilizzato l’olio e non il burro
Ingredienti
• 500 g di carne di pollo o di tacchino macinata
• 100 g di pane casereccio raffermo
• 1 bicchiere circa di brodo vegetale
• 1 bicchiere di vino bianco secco
• 3-4 gambi di carciofo
• 1/2 limone
• 2 uova grosse
• 1 grossa carota
• 1 spicchio d’aglio
• 2 pizzichi di cannella in polvere
• olio extravergine di oliva, sale e pepe
Informazioni aggiuntive
TIPO PORTATA
secondi
ESECUZIONE
facile
PREPARAZIONE
20 min
COTTURA
60 min
PREPARAZIONE
Mettete la carne in una ciotola, unite la mollica di pane ammorbidita nel brodo e strizzata, uova, cannella, sale e pepe e amalgamate il tutto. Ungetevi quindi le mani con olio e dategli una forma cilindrica. Spellate i gambi dei carciofi e immergeteli in una ciotola con acqua e succo di limone. Sistemate il polpettone in una pirofila ovale su un velo di olio e fatelo rosolare su tutta la superficie girandolo con due cucchiai di legno. Aggiungete i gambi dei carciofi e la carota, tutto a pezzetti, fate insaporire un poco poi irrorate con il vino bianco e fate evaporare un poco. Coprite la pirofila e cuocete a fuoco dolce per circa 50 minuti, voltando un paio di volte il polpettone e aggiungendo un poco di acqua o brodo. Salate e pepate leggermente. A cottura ultimata, il fondo di cottura dovrà essere legato.
Lasciate raffreddare.
Tagliate il polpettone tiepido o freddo, passate il fondo di cottura al disco fine del passaverdura, rimettetelo nella pirofila con il polpettone e riscaldate il tutto a fiamma bassissima.