Con vista a 360° su piazza Prato della Valle, la cucina creativa di Edoardo Caldon e della sua giovane brigata

Che cos’è che rende un ristorante riconoscibile, la cucina con cui si identifica un particolare luogo o la mano dello chef che vi opera? Fuel, nella persona del suo patron Antonio Greggio, ha cercato da sempre di dimostrare un’impronta personale, assecondando le modalità espressive dei cuochi e cercando in loro la capacità di trasmettere l’essenza di un pensiero. 

Il giovane e talentuoso Edoardo Caldon, reduce da esperienza catalana con Paolo Casagrande, ultimo dei diversi chef che si sono qui succeduti, ha compreso l’anima di Fuel rendendole il giusto omaggio. 
L’ambiente è insieme delizioso dehors d’estate e giardino d’inverno quando nella stagione fredda si affaccia su Prato della Valle, la più grande (e una tra le più belle) piazza d’Europa. Pochi tavoli, vista a 360°, un servizio snello, non affettato ma cordiale e disponibile e una cantina che sa tenere insieme grandi etichette, annate ricercate e piccole realtà locali. 
fuel-dehors.jpgLa brigata, oltre che dallo chef, è composta da altri due giovanissimi (tutti insieme contano meno di 70 anni!): Alessia Marchetto pastry chef e un sous chef d’alto rango come Riccardo Bertazzo.
fuel-tre-chef.jpgFin dai piccoli e certosini aperitivi si intuisce la linea di un bel percorso di degustazione: spugna al prezzemolo con salsa tonnata, cannolo di chutney di ciliegia ripieno di robiola (one-shot da mangiare all’infinito), frollino al Parmigiano e millefoglie con astice e salsa wasabi. 
fuel-benvenuto_2.jpgfuel-benvenuto.jpgUn contributo importante al servizio arriva anche da Antonio, il quale mette a disposizione competenza e professionalità nel realizzare abbinamenti enologici eleganti e spesso sorprendenti. 
Insieme al benvenuto della cucina, pan brioche con foie gras marmorizzato alle alghe e nespola, arrivano anche i deliziosi crackers con cenere di camomilla.
L’antipasto è una capasanta scottata con piselli, uova di aringa e latticello montato al burro, vera istigazione alla scarpetta. Lo chef dimostra grande maestria nelle salse, la capacità di estrarre l’anima dalla materia e armonizzare sapori contrastanti. 
fuel-capasanta.jpgUn’altra entrata è la tartare di manzo con ostrica e la sua salsa, cetriolo e foie gras ghiacciato grattugiato, un piatto in cui grassezza, sapidità e freschezza si ritrovano concordi al palato.
fuel-tartare.jpgMentre il cielo sopra di noi regala gli ultimi raggi di luce che si stagliano sulla Chiesa di Santa Giustina tingendo la facciata di rosa cipria arrivano a tavola gli spaghettoni Benedetto Cavalieri con salsa di fave e pecorino e gamberi rossi crudi, una notevole espressione di gusto.
fuel-spaghetti.jpgSi procede nel percorso di gola prima con un sontuoso petto di germano con salsa cioccolato e crema di carote  
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e poi con il rombo con salsa al cocco e “bagigi”, lattughino scottato e angostura un piatto di  impareggiabile persistenza, calibrato e concentrato senza eccessi, dove ogni ingrediente trova una sua precisa ragion d’essere: notevole.
fuel-rombo.jpgAncora tra i secondi il petto di faraona in salsa Perigord e lingotto di patate con taccole un piatto di grande classicità che sa ammaliare con la sua pulizia esecutiva.
Il pre-dessert è un excursus tra sapido, amaro e citrico: gelato alla senape su fico caramellato e miele acido.
fuel-gelato-senape.jpgFrutta esotica e gelato al dragoncello portano a termine un’indimenticabile cena che in un percorso di sapori così ricco è riuscita a rivelarsi leggera, lasciandoci una sensazione di benessere e un pensiero grato a una brigata giovanissima che saprà far parlare di sé. 
fuel-dessert.jpg

FUEL in Prato

Prato della Valle, 4/5
PADOVA
tel. 329 0950893
www.fuelristorante.com
chiuso domenica e lunedì - aperto pranzo e cena gli altri giorni
prezzo medio alla carta: euro 63

 

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