La Gabriello Santoni di Chianciano Terme ha prodotto per l’emergenza un disinfettante che sarà distribuito gratuitamente
Ai tempi del Covid-19 anche una piccola azienda specializzata in spirits di alta qualità può trovare strade nuove per dare una mano. Parliamo della Gabriello Santoni di Chianciano Terme (Si) che abbiamo conosciuto per il suo amaro realizzato con 34 erbe e che oggi riscopriamo per un’iniziativa di tutt’altro segno, la produzione di un Sanificante per mani, da distribuire alla popolazione locale in risposta all’emergenza Covid-19. Un’iniziativa dove la storia di quest’azienda e la sua expertise hanno comunque fatto la differenza.
Gabriello e Stefano SantoniAbbiamo contattato il titolare Stefano Santoni per capire meglio cosa significhi mettere in campo una iniziativa di solidarietà come la loro, con tutto quello che comporta.
“L’iniziativa - ci spiega - è nata spontaneamente per rispondere a una serie di richieste giunte nei giorni scorsi da associazioni di volontariato e operatori locali che a vario titolo ci hanno contattato per sapere se fosse possibile avere un alcol adatto a usi sanitari”. Una richiesta che in quel momento giungeva a un’azienda in stand by con l’attività sospesa, non per decreto - rientrano infatti tra i produttori di bevande autorizzati all’apertura - ma per impossibilità effettiva di lavorare. Al di là dei codici Ateco, non dimentichiamolo, esiste infatti un ampio numero di aziende che hanno dovuto interrompere la loro attività per via degli ordini “congelati”. “In particolare quelli dall’estero” spiega Santoni che annovera tra i suoi principali mercati proprio Stati Uniti e Sudamerica, dove il Covid-19 sta incidendo duramente quanto in Italia.
Stefano SantoniCosì, mentre giungono le richieste di sanificante, le macchine sono ferme e il personale momentaneamente in ferie o in cassa integrazione, però c’è la voglia di ripartire, con un gesto concreto, anche se questo non porterà alcun introito monetario: il prodotto ideato per l’emergenza, infatti, non sarà venduto ma distribuito gratuitamente. La decisione però è presa e inizia così una seconda fase, quella delle autorizzazioni necessarie per la produzione, ancor più necessarie e complesse quando si lavora con materie prime “sensibili” come l’alcool. “La burocrazia non si ferma nemmeno in questi momenti” commenta Stefano Santoni - “Per produrre un solo lotto di sanificante è stato necessario fare 9 acquisti di alcol diversi con relative procedure perché la quantità di alcol acquistabile è bloccata”.
Quindi la messa a punto della ricetta seguendo le indicazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della sanità e la scelta di imbottigliare in contenitori da 375 ml acquistati per l’occasione. “Abbiamo deciso di acquistare nuovi contenitori per evitare una somiglianza con il classico packaging aziendale e quindi non ingenerare confusione con i nostri prodotti da bere”. Infine la parte produttiva vera e propria, che prenderà avvio mercoledì: per due giorni in azienda tornerà il personale al completo così da realizzare il disinfettante in un lotto unico. Le 7/8 mila bottigliette che saranno così ricavate, verranno donate al Comune di Chianciano che provvederà a distribuirle gratuitamente alle famiglie attraverso numerosi enti fra i quali l’Associazione Pubblica Assistenza Croce Verde e la Confraternita della Misericordia.
sanificante per mani SantoniDietro un unico lotto di Sanificante Mani c’è tutto questo: un progetto, l’impegno di un’azienda che da cinquant’anni è una esempio virtuoso del made in Italy, l’impiego di tempo e risorse in un momento in cui queste ultime sono ridotte al lumicino. La volontà di risalire la china, di rialzarsi, però è più forte di tutte le difficoltà. Un giorno, speriamo presto, torneremo a bere l’Amaro di Chianciano, che dal 1961 è una bandiera di questa azienda, o il Rabarbaro o le Grappe o l’amaro di Toscana che viaggiano in tutto il mondo. Ma oggi la storia di questa azienda che rappresenta per molti versi il comparto dell’Italia del gusto è racchiusa in questa essenziale bottiglia di sanificante mani. Ed è una storia che oggi vale la pena di essere raccontata.
antiche bottiglie liquori Santoni