Solari, Navigli, Premuda e via Whashington
A Milano, la pizza contemporanea “parla” partenopeo ed esalta l’impasto leggerissimo e super digeribile, ottenuto con una lievitazione molto lenta. Materia prima, le farine Petra del Molino Quaglia.
E sono già quattro i locali brandizzati “Sciuè” presenti nel capoluogo lombardo: in via Solari, oggetto della nostra visita, poi nella vicina via Washington, quindi in viale Premuda (nelle vicinanze di piazza Cinque Giornate) e infine sul Naviglio.
A coordinare i pizzaioli dei quattro locali, lo chef Moreno Donnarumma, classe 1991.
Il locale è giovane e informale, accogliente e curato anche nei particolari. Valore aggiunto il fatto di essere dotato di un comodo ed ampio dehors riscaldato.
Apprezzabile la scelta dei piatti in ceramica di Vietri decorati a mano e dai colori vivaci, al pari delle piastrelline che ravvivano la copertura dei due forni.
Una dozzina le pizze della linea “classica” in carta, da scegliere con impasto tradizionale, integrale bio o senza glutine: citiamo la Cosacca (€ 8.50) con pomodoro, parmigiano reggiano e pecorino in cottura, l’ottima Diavola (€ 11) con pomodoro, fior di latte e spianata calabra piccante Dop (€ 11), poi la golosa Parmigiana Scomposta (€ 13) con parmigiana di melanzane al ragù napoletano e provola (€ 13), e la Trentina (€ 13) a base di pomodoro, fior di latte, Speck Alto Adige Igp.
Cinque le pizze “Speciali” (€ 16) che riprendono i nomi delle vie delle pizzerie e del locale: ecco la delicata e gustosa “Naviglio” (pomodoro, acciughe del Mediterraneo, olive taggiasche, capperi e burrata); la Solari è ottenuta con passata di pomodorino giallo, fior di latte, capocollo, stracciatella e tarallo napoletano (con mandorle e pepe); quindi la Premuda con provola, lardo di Patanegra, composta di fichi, noci e cuore di carciofi, la Washington a base di fiordilatte, fiori di zucca, acciughe del Mediterraneo, olive taggiasche, zest di limone e pepe nero; e infine la Sciuè che ha forma di stella e cinque gusti a scelta del pizzaiolo.
In carta anche le pizze “Bianche”, tra le quali la salsiccia e friarielli e la Monte Bianco con fior di latte, crudo di Parma 18 mesi, rucola e scaglie di Grana Padano Dop.
Decisamente importante il valore aggiunto che offre la farina Petra, soprattutto sulla digeribilità della pizza, qualunque sia il topping scelto.
Intrigante anche la proposta di piatti dalla cucina: da provare il “cuoppo di terra” (€ 10), un must della friggitoria napoletana con zeppole, palle di riso, fiori di zucca, mozzarelline panate, tocchetti di zucchine e melanzane… ( si possono scegliere anche i singoli pezzi)
oppure le polpette di baccalà su vellutata di datterino giallo e stracciatella (3 pz € 12), e la parmigiana di melanzane con ragù napoletano (€ 12).
A seguire, ottimi gli gnocchi alla Sciuè fatti in casa (€ 16), conditi con datterino, stracciatella, pesto di basilico fatto in casa e granella di pistacchi,
al pari dello spaghetto alla chitarra alla poveriello (€ 14) con aglio, olio evo, peperoncino e acciughe del Mediterraneo; tra i primi, anche i mezzi paccheri alla siciliana (€ 14) - ragù napoletano, melanzane, provola affumicata e Grana Padano Dop.
Tra i secondi, fatto a regola d’arte il polpo alla catalana (€ 20) con sedano, carote, cipolla di Tropea, olive taggiasche e pomodorini;
in alternativa frittura di pesce (€ 20), cotoletta alla Sciuè (€ 16) e filetto di branzino scottato su vellutata di piselli e zest di limone con scarola saltata (€ 18).
Anche la carta dei vini è invitante, con poche ma indovinate referenze, che fanno la gioia anche degli esperti.
Si chiude con un ottimo tiramisù, il croccante di cioccolato e i sorbetti.
Pizzeria Sciuè
Milano
via Andrea Solari, 6,
tel. 02 4800 3029
solari@sciue.it