Una gran bella sorpresa alle porte di Bologna

“Mettere al centro della società l’individuo, valorizzando le caratteristiche di ciascuno”.
Quante volte abbiamo sentito risuonare queste parole tanto vere quanto spesso retoriche? Ritornano assiduamente nel dibattito politico, nelle organizzazioni aziendali, nel mondo dell’associazionismo, tanto da essere diventate un mantra, spesso ripetuto senza essere vissuto. Capita però di imbattersi in realtà dove questo ideale costituisce il fondamento del fare impresa; a mio avviso i tratti distintivi di queste aziende sono la potenza generativa e l’impatto sociale del loro agire.
Oggi puntiamo lo sguardo su un esempio virtuoso in terra emiliana. Ci troviamo a pochi km da Bologna, più precisamente a Mercatale, una piccola frazione abbracciata dai caratteristici “calanchi” tra le cittadine di Ozzano e San Lazzaro; è qui che circa 20 anni fa, alcune famiglie della comunità Papa Giovanni XXIII, decisero di condividere la loro vita accanto alle persone più fragili e bisognose, facendosi carico dello sviluppo della loro persona attraverso l’educazione e soprattutto l’impiego lavorativo. Nasce così la Cooperativa “La Fraternità”, oggi denominata “LF23”, una realtà che svolge numerose attività: servizi di cura cittadina, del verde pubblico, di pulizia delle strade; attività di recupero e del riutilizzo dei rifiuti tessili, filone importante dell’ impresa denominato “AND Circular” dedicato alla sostenibilità e in maniera verticale all'Economia Circolare; coltivazione di prodotti agricoli.
unpo-serra.jpgQuesto “prendersi cura” della persona si è riflesso in una rispettosa attenzione verso l’ambiente che la circonda; e così, nel 2016, è nata “Coltivare Fraternità”, braccio agricolo della cooperativa sociale che ha come scopo quello di inserire giovani e persone che vivono condizioni difficili in un cammino educativo, affinché ciascuno possa imparare a prendersi cura della realtà, nel modo in cui solo l’agricoltura sa insegnare; l’obiettivo della cooperativa è quello di coltivare in regime biologico preservando la “biodiversità ambientale”.
unpo-trattore.jpgCrescendo il volume della produzione si è posta una sfida molto ambiziosa: riuscire a stare sul mercato, in modo competitivo e al passo con i tempi. È così che, nel 2017, dall’incontro con Benedetto Linguerri, giovane laureato in economia desideroso di “fare impresa”, è nata Local To You, una piattaforma per l’acquisto online che offre un servizio di consegna a domicilio nell’area della città metropolitana di Bologna.
Local To You è nata con un duplice obiettivo: riuscire a vendere direttamente i frutti della produzione agricola senza intermediazioni che, solitamente, trattengono gran parte della catena del valore e maturare un contatto diretto con i propri clienti. Negli anni successivi il volume d’affari è aumentato notevolmente sia per le tante richieste di consegna a domicilio dovute alla situazione pandemica sia perché è iniziato il servizio di fornitura di prodotti ortofrutticoli ai ristoranti del circondario bolognese.
UNPO-prodotti.jpgOggi la piattaforma conta circa 500 referenze che spaziano da frutta e verdura, uova e condimenti, vino, birra, farine, pasta, legumi, formaggi e salumi, coinvolgendo in questo percorso alcuni tra i migliori produttori biologici, di prodotti freschi e trasformati, della zona; l’attenzione si è rivolta principalmente verso quei piccoli produttori che mettono tutto se stessi in quello che fanno.
unpo-stand.jpgAttraverso i gestionali moderni è possibile profilare ogni dettaglio delle abitudini, dei bisogni e delle preferenze di clienti, fornitori e collaboratori, tanto da pensare di conoscere tutto di loro; sono rimasto sorpreso di come negli anni sia maturato nei ragazzi di “Coltivare Fraternità” il desiderio di incontrarli personalmente. Dando credito a questa intuizione e lasciando spazio all’immaginazione è nato il progetto UnPo’, con lo scopo di affiancare alla vendita online e alla fornitura ai ristoranti la vendita diretta, offrendo così anche la possibilità di introdurre prodotti trasformati e pronti al consumo quali zuppe, insalate, IV gamma, panificati e tanto altro.
UNPO-bar scaffali.jpgPerché UnPo’? Perché è UnPo’ bar, UnPo’ bottega, UnPo’ agricolo, UnPo’ homemade, UnPo’ etico e UnPo’ sociale. Un luogo d'incontro, presso la sede di Mercatale dell’Emilia, a disposizione di dipendenti, collaboratori e clienti dove trovano spazio anche tutte le eccellenze acquistabili sulla piattaforma Local To You.
UnPo’ potremmo definirlo, utilizzando le parole di Paolo Massobrio, un modello di Colleganza; ad esempio, dalla collaborazione con il noto Forno Brisa di Bologna, che da anni acquista le farine realizzate da “Coltivare Fraternità”, è nato il “Pane Bologna”, linea di panificati acquistabile anche presso la bottega di UnPo’; così come UnPo’ acquista una particolare linea di caffè certificati biologici proprio da Forno Brisa che vengono poi serviti al bancone del bar per le colazioni uniche nel loro genere. In questo modo nascono rapporti e intrecci attraverso i quali clienti e fornitori si mettono insieme per ideare nuovi prodotti, servizi e opportunità.
UNPO-bar.jpgTra i panificati troviamo anche un’ampia proposta di squisiti biscotti serviti al bancone del bar e tigelle, piadine, crescioni acquistabili in negozio; tutti sono realizzati nelle cucine di “Coltivare Fraternità” con il solo utilizzo di farine prodotte dall’azienda agricola.
UNPO-panificati.jpgE i minestroni? Acquistabili sottovuoto, sono realizzati utilizzando verdure ancora troppo buone per essere buttate ma esteticamente non più vendibili al pubblico. Quando si dice “lotta allo spreco”!
UNPO-minestrone.jpgMolti dei prodotti presenti all'interno della bottega sono realizzati dalla Chef Sara, che, dopo varie esperienze in ristoranti blasonati, ha deciso di lanciarsi in questa avventura con la cooperativa. Oltre alla lavorazione dei prodotti è anche responsabile della mensa della cooperativa dove vengono serviti quotidianamente circa 300 pasti.
unpo-vasetti.jpgUn’ulteriore esperienza degna di nota è quella di “Good Land”, una giovane impresa che si occupa di rigenerazione rurale attraverso la realizzazione di prodotti biologici, di cui Coltivare Fraternità è socia fondatrice. La loro mission è quella di realizzare prodotti che siano veri e propri progetti sul territorio attraverso la valorizzazione della terra, di chi la lavora e la vive e delle comunità. Tutte le loro eccellenze sono acquistabili in bottega e online: olio, passate, pelati, riso, farine, pesto ai pistacchi e molto altro.
UNPO.-good land copia.jpgL’esperienza di UnPo’ ha portato grandi soddisfazioni. Quindi, perchè non continuare? Sono già partiti i lavori per l’apertura del secondo UnPo’, prevista per marzo 2023, presso San Lazzaro di Savena. Vale la pena sottolineare che l’amministrazione comunale, riconoscendo la qualità e l’impatto sociale del progetto, ha concesso gli spazi di “Casa Bastelli” per l’apertura del punto vendita. Un perfetto esempio di sussidiarietà.

Ad oggi la divisione "food" di “LF23”, rappresentata dalle esperienze di “Coltivare Fraternità”, “Local To You” e “UnPo’” vede impiegate oltre 20 persone, la maggior parte delle quali con una fragilità fisica, psichica o sociale. Per descrivere cosa ha mosso e sostenuto il cambiamento e la crescita di queste realtà fino ad oggi, non ci sono parole più adeguate di quelle di Don Oreste Benzi: “Se tu hai l'altro nel cuore, tu non hai più barriere; se l'hai nel cuore, tu non hai più paura”.
Questo, è evidente, continua a essere il motore che spinge i ragazzi di “Coltivare Fraternità” ad affrontare le sfide continue che la realtà gli pone di fronte ogni giorno.

Local To You

Via Galileo Galilei, 24
Mercatale di Ozzano dell'Emilia (BO)
tel. 327 200 83 94

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