L'autunno è la stagione in cui si raccolgono e si gustano i cachi, dall'intenso colore arancione e dal delicato retrogusto di vaniglia
Cachi: storia e varietà
Il cachi è un albero da frutto originario della zona centro-meridionale della Cina, dove è conosciuto da più di 2000 anni. Dalla Cina si è esteso nei paesi limitrofi, come la Corea e il Giappone. Intorno alla metà dell'Ottocento si diffuse in America e Europa.
I primi impianti specializzati in Italia sorsero nel Salernitano, in particolare nell'Agro Nocerino, a partire dal 1916, estendendosi poi in Emilia. In Italia la produzione è sporadicamente diffusa su tutto il territorio, ma è importante solo in Campania e Emilia. Sono due le principali varietà in commercio: il Vaniglia della Campania, dalla forma tonda con le estremità schiacciate, ha colore rosso arancio intenso e polpa morbida, dal caratteristico sapore di vaniglia; il Loto di Romagna, di forma tondeggiante, colore giallo-arancio e polpa soda.
Cachi: quando si raccolgono?
I frutti sono costituiti da una grossa bacca tendenzialmente sferoidale, talora appiattita e appuntita di colore giallo-aranciato. Al momento della raccolta (tra metà ottobre e i primi di novembre) quando hanno un colore giallo-arancione e polpa dura, non sono buoni da mangiare perché hanno un sapore molto astringente. Maturano tra i primi di novembre e i primi di gennaio.
Cachi: come si conservano?
Avendone parecchi, vanno tenuti in luogo fresco e asciutto in una cassetta ricoperta con un cartone (un solo strato). Un accorgimento per farli maturare più velocemente è quello di conservarli insieme alle mele o alle pere.
I cachi pronti da mangiare devono essere ben morbidi ma non molli, senza annerimenti o principi di muffa. Quelli per il consumo quotidiano vanno conservati a temperatura ambiente lontano da fonti di calore. Una volta maturi, i cachi vanno consumati molto in fretta in quanto deperiscono velocemente, anche se conservati in frigorifero.
Cachi: come si consumano?
Si possono consumare freschi al naturale, semplicemente tagliandoli a metà per poi gustarli con un cucchiaino, ma i cachi si prestano anche per molte preparazioni in cucina e sono l'ingrediente base di molti dolci. Diventano un'ottima confettura, deliziosi sorbetti o semifreddi, oltre a muffin, torte e crostate. In alcune regioni del mondo, in Giappone per esempio, i cachi vengono fatti essiccare.
Qui di seguito alcune interessanti ricette per impiegare i cachi.
• Torta semplice di cachi
• Confettura di cachi, limoni amalfitani e zenzero
• Zuccottini di castagne con salsa di cachi
• Mousse di cachi con salsina di castagne
• Torta di cachi e cioccolato con noci e nocciole
I cachi e la salute
I cachi sono considerati molto energetici, inoltre vantano proprietà lassative, diuretiche ed epatoprotettive. Ottimi rimedi naturali contro lo stress, sono ricchi di zuccheri (un frutto medio di 200-250 grammi apporta circa 200kcal), pertanto sono molto utili nel contrastare la stanchezza, sia fisica che mentale, tipica della stagione autunnale, aiutandoci a ritrovare energia in modo naturale.
Contengono molti minerali, tra cui potassio, fosforo, magnesio; considerevoli anche la quantità di vitamina C, vitamina A e di beta-carotene. Quest'ultima è una sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi, che il nostro organismo converte in vitamina A, fondamentale per numerose funzioni dell’organismo. La vitamina A, infatti, contribuisce al normale metabolismo del ferro e al mantenimento della pelle, della capacità visiva e della funzione del sistema immunitario nella normalità. In generale il beta-carotene è un potente antiossidante che viene assorbito con i grassi e se assunto con gli alimenti non procura sovradosaggio, come può invece verificarsi nel caso di un eccessivo uso di integratori.
Cachi: curiosità
• Detto mela d'Oriente, il cachi fu definito dai cinesi l'albero delle sette virtù: vive a lungo, dà grande ombra, dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami, non è attaccato da parassiti, le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli, il legno dà un bel fuoco, la caduta dell'abbondante fogliame fornisce ricche sostanze concimanti.
• Il cachi è oggi considerato "l'albero della pace", perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell'agosto 1945. Il cachi è comunemente chiamato in lingua napoletana legnasanta.
• L'origine del nome è dovuta al fatto che è possibile, una volta aperto il frutto, scorgere al suo interno una caratteristica immagine del Cristo in croce.