Una cucina di tradizione, dura e pura, un ambiente felicemente retrò e grandi vini
Per capire che Da Burde a Firenze è più di un'istituzione basta salire in taxi e dare l'indirizzo di via Pistoiese, con il giovane taxista che risponde: "Deve andare da Burde?".
Il dehors del localeIl locale dei fratelli Gori, Paolo in cucina, Andrea in sala, è un caposaldo di fiorentinità. Ubicato a un incrocio molto distante dalle classiche rotte turistiche, all'interno ricorda una locanda anni Sessanta, con tante cose buone nel bancone all'ingresso e vini collocati un po' ovunque. Questo non è un caso perché Andrea, oltre ad essere un sommelier di vaglia, è anche un wine writer, che però ha l'intelligenza di lasciare la prosopopea fuori dalla porta e di mettere in campo una proposta di vino perfettamente in linea con la il suo locale e la sua clientela. Quindi una cantina del mese, costruita in rapporto al menu, suddivisa in calici, quarti e bottiglie intere con qualche referenza anche al di sotto dei 20 euro.
Il servizio è cordiale, diretto, rapido. Il menu è da manuale: antipasti toscani con crostini d'ordinanza. Ai primi le zuppe e le minestre: farro e fagioli e l'immancabile pappa al pomodoro, schietta, diretta, senza fronzoli. O ancora la pasta che è quella del Pastificio Artigiano Fabbri di Greve in Chianti (Fi) da gustare con il ragù di Chianina. E ancora i pici e le lasagne al ragù di Chianina.
La pappa al pomodoroTra i secondi, invece, protagonista la bistecca cotta sulla griglia con braci di legna: anche solo a guardare le ordinazioni nel dehors che non ha posti liberi è questo il piatto che va per la maggiore.
La carne alla grigliaEd è un peccato perché Paolo Gori è un cuoco "rock" che ci sa fare: il suo Peposo è gusto, tenerissimo. Il lampredotto in zimino è il suo piatto simbolo e per fortuna è disponibile anche in vasetto da portarsi a casa e gustare con calma. La trippa alla fiorentina è l'altro cavallo di battaglia (peccato che nell'ultima visita fosse finita) senza dimenticare che c'è anche il bollito con salse e sottaceti quindi con gallina, lesso, zampa e lingua.
Il PeposoDolci improntati alla semplicità come biscotti di Prato, torta di mele, zuppa inglese e creme caramel o crostata. Una cucina autentica, in porzioni come da trattoria, accompagnata dal pane toscano che non si spreca, ma - come invita il menu - si può portare a casa per il giorno dopo da gustare con un filo d'olio toscano, così risulta ancora più buono (la fettunta!).
Il conto è contenuto. Una trattoria, dura e pura, però con tanti servizi e una comunicazione personale ed efficace al tempo stesso. Una cucina antica e perfettamente contemporanea.
Da Burde
via Pistoiese, 6/r (154)
Firenze
tel. 055317206