Ad Abbiategrasso, risotti, cassoeula, “sua maestà la costoletta”, ma soprattutto quel gran carrello delle carni che è vero trionfo della gola
Dove la tradizione è gusto ed emozione! Era un anno che ce lo sognavamo. Perché se nei lunghi mesi di lockdown è stato possibile placare il desiderio di risotto, cassoeula o costoletta alla milanese, con qualche delivery “d’autore”, impossibile aver soddisfazione da un take away o una consegna domicilio per quanto riguarda bolliti e arrosti.
Come i carnivori ben sanno, quando si parla di carni bollite o arrosto non di “piatto” si parla, ma di vero e proprio rito, con quell’arrivo in sala del carrello fumante, che è premessa a un vero e proprio trionfo della gola. E se qualche grande cuoco, con la formula del sottovuoto, ha cercato di correre in soccorso dei ghiottoni, e lo ha fatto con ottimi risultati, due per tutti Beppe Sardi e Cristian Magri, nulla può dare la gioia che viene dalla celebrazione di quel rituale affascinante che prevede il taglio e il servizio al tavolo.
Questa la ragione per cui appena possibile, la nostra direzione è stata Abbiategrasso. Destinazione Campari, il ristorante che, come ha confermato ancora una volta la nostra sosta dell’altro giorno, per quanto riguarda bolliti e arrosti, e la cucina tradizionale lombarda, non ha rivali, è l’indirizzo numero 1!
Campari è l’insegna ed è il cognome della famiglia titolare, con papà Agostino e la moglie Giancarla, e i bravissimi figli, Chiara, chef, e Alberto, sommelier, che, sotto lo sguardo di san Riccardo Pampuri (il patron è nipote del santo), troverete ad accogliervi e a occuparsi di voi. Dimenticate l’orologio, e accomodatevi nella bella sala, nella saletta più raccolta o nella bella stagione nel magnifico dehors.
Agostino Campari e i figli Alberto e ChiaraPer iniziare godetevi l’antipasto della tradizione, che vi metterà subito di buon umore man mano che vedrete arrivar in tavola prosciutto crudo 24 mesi, salame nostrano, un’insalata russa da andar giù di testa, nervetti con le cipolle, la giardiniera fatta in casa, le acciughe con il burro, l’accoppiata stragolosa formata dagli imperdibili mondeghili e dal favoloso paté di fegato di vitello servito con le sfogliatine calde.
L'antipasto: i nervetti con le cipollePoi per le forchette più robuste, o per chi voglia far percorso diverso, risotto (alla milanese con salsiccia, con le rane, con ragù d’anatra e melograno o con la zucca pasta di salame e amaretto), gnocchi di patate con il “nostro ragù di carne”, o ravioli di carne in brodo o al burro versato e salvia.
Il cremoso risottoQuindi di secondo “sua maestà la costoletta di vitello” filetto di manzo, tartare di fassona con capperi e acciughe o cassoeula. Naturalmente “Il” secondo che vi suggeriamo di non perdere, il Gran carrello di arrosto e bolliti, con papà Agostino che, da autentico re della specialità, sotto ai vostri occhi vi preparerà piatti da favola, colmandoli di quello che avrete scelto tra prosciutto al forno, pollo alla diavola, polpettone agli amaretti, punta di vitello, per quanto riguarda gli arrosti, e mortadella di fegato, testina di vitello, punta bollita, pollo e manzo bollito, cotechino, lingua, per quanto riguarda i bolliti.
I tagli del bollitoMentre Chiara metterà in tavola mostarda di frutta e mostarda di verdura, salsa verde, cipolle in agrodolce, senape e miele, cipolle caramellate, con cui potrete accompagnare i vostri ghiotti bocconi.
La mostarda di frutta e di verduraDessert e formaggi, se avete ancora appetito saranno goduria finale.
Il vino? State certi che a bocca asciutta non rimarrete, perché Alberto è sommelier di razza, e con curiosità e competenza ha costruito negli anni una cantina all'altezza delle aspettative dei più esigenti, anche con selezione pregevole di distillati, e se vi affiderete ai suoi consigli state certi che vi stupirà. Felicità!
Alberto consiglia il liquore a chiudere il pranzo
Il Ristorante di Agostino Campari
via Novara, 81
Abbiategrasso (MI)
tel. 029420329
agostinocampari.it