A Verona, al debutto i cru che la cantina di Torrazza Coste ha realizzato con il Prof. Valenti dell’Università degli Studi di Milano
Aria nuova in Oltrepò Pavese, dove tra le colline oltrepadane, sembra soffiare sempre più impetuoso un vento di novità, che, piano piano, sta liberando questo fazzoletto di terra benedetto, dalla dittatura del “quantità è bello”.
Sempre più numerose le cantine che, senza esitazioni, han deciso di andarsi a prendersi il futuro, imboccando la strada della qualità. L’ultima radiosa conferma, l’altro giorno, ai tavoli della somma Trattoria Masuelli di Milano (per leggere la recensione clicca qui) dove, complici, un risotto alla milanese capolavoro (il migliore mangiato quest’anno) firmato da quel grande chef che è Max Masuelli e un rognoncino commovente (come han detto i coniugi Masuelli, papà Pino e mamma Tina, il segreto, il “suo grasso”!) e ancora, i salumi da favola di Gioachino Palestro de la Corte dell’Oca di Mortara e del salumificio Magrotti di Montesegale, i formaggi della Fattoria I Grater di Torrazza Coste e la soave Torta Paradiso della pasticceria Vigoni di Pavia, la cantina Torrevilla ha messo in degustazione i nuovi vini, con cui si presenterà al Vinitaly.
È stata una sorpresa, ma considerato il lavoro fatto dal presidente Massimo Barbieri e dal direttore Gabriele Picchi, con la consulenza di quel grande enologo che è il professor Leonardo Valenti dell’Università degli Studi di Milano – una collaborazione che li ha visti affrontare un monumentale progetto di zonazione dei vigneti e intraprendere una nuova attenzione alle lavorazioni in cantina – i risultati di piena soddisfazione, altro non sono che l’esito della formidabile mappatura svolta dal 2010 ad oggi di 4.727 ettari, con una superficie vitata di 603 ettari e 1.930 vigneti, e, cosa ancora più confortante, sembrano essere i primi traguardi di un futuro, che si preannuncia ancora più luminoso.
Protagonista della linea di eccellenza La Genisia, sua maestà il Pinot Nero, anima sia della Riserva 110 Nature, che è spumante metodo classico di notevole personalità, dal colore giallo paglierino con riflessi oro, perlage fine e persistente, profumo di agrumi e in particolare di limone, bergamotto e pompelmo, note di nocciola e crema pasticcera, sorso fresco, equilibrato e finale di buona persistenza. Sia della Riserva 110 Noir, dal colore rubino con riflessi violacei, naso che ricorda il lampone, il ribes, e le spezie, sorso caldo, di buona avvolgenza, con tannini morbidi e piacevole sapidità, persistenza.
Oltre ai vini figli del nobile vitigno gloria dei cugini francesi, a far scaldare il nostro cuore, sempre della Linea La Gelisia, anche la Barbera Bio. Dal colore rubino brillante, ha profumi di grandi intensità di rosa, ciliegia, mora, mentre in bocca è ampio, con buona struttura e piacevole freschezza che invita alla beva, e un finale elegante e persistente. Torrevilla, 150 anni di storia e il futuro davanti!